
Turismo comunitario in Guatemala: 10 motivi per viaggiare con noi
Ho viaggiato con Alessandro Masini nell’agosto 2017 e voglio dare il mio feedback, sperando sia utile per futuri viaggiatori che stanno scegliendo con chi viaggiare in Guatemala. Ecco 10 motivi per cui consiglio di viaggiare in Guatemala con Alessandro.
Alessandro e il gruppo in canoa sul lago Atitlàn
1 – Alessandro Masini è l’ideatore di alcuni viaggi proposti da ViaggiareLibera.com:
- il viaggio di turismo comunitario in Guatemala
- il viaggio spirituale in Guatemala.
- il viaggio in Messico: Riviera maya sostenibile
- il viaggio in Messico: realtà indigena e comunitaria del Chiapas
Questi viaggi mi sono piaciuti così tanto che fanno parte del catalogo viaggi di questo blog (viaggi provati di persona e accuratamente selezionati). Cliccando sui link dei viaggi troverai itinerario, costi e date di partenza, compilando il modulo di richiesta informazioni ti risponderà direttamente Alessandro, con cui collaboro per la divulgazione di questi itinerari particolari e unici.
All’ideazione di questi viaggi Alessandro ha lavorato per anni.
Come anni? Per ideare un tour? Sì, anni. Alla faccia di molti operatori turistici che creano i viaggi contattando operatori locali in loco, mai provati, mai conosciuti.
Questi sono viaggi di turismo responsabile.
La popolazione locale ha partecipato concretamente alla creazione di tutto l’itinerario. La nostra filosofia non è “dammi un servizio, noi turisti paghiamo”, ma “lavoriamo assieme per fare qualcosa che porti beneficio a tutti”.
Quando dormivamo presso le famiglie maya mi ha colpito come Alessandro ci rendesse partecipi dei feedback delle famiglie ospitanti, come si trovavano con noi. Non è da tutti, di solito si considera solo come stanno i turisti coi locali, e non il contrario. Farlo dimostra quanto sia importante per Alessandro l’incontro sincero tra persone, indipendentemente da chi è il turista e chi ospita.
2 – Alessandro vive lì da 5 anni e ha una vastissima conoscenza di storia e tradizioni di questa terra e della cosmologia maya, di cui conosce sia la versione storica ufficiale, sia il punto di vista delle guide spirituali maya, che si incontreranno durante il viaggio. Mentre eravamo in Guatemala abbiamo incontrato altri gruppi di italiani, che si fermavano interessati ad ascoltare le parole di Alessandro, preparatissimo in tutto (ovviamente suscitando l’invidia delle loro guide! Aiaiai😀).
3 – The Labyrinth cura molto l’aspetto socio-economico del viaggio: è di fondamentale importanza che i soldi spesi vadano direttamente alla popolazione locale, per questo il costo del viaggio è trasparente. Saprete esattamente come sono distribuiti i soldi. Per intenderci… questo è un grafico relativo ai costi del viaggio in Guatemala.
E se non credi ai grafici credi a me (chi mi conosce sa che sono molto rigida nel giudicare viaggi di turismo responsabile): avendo conosciuto Alessandro Masini, posso assicurare che si toglierebbe il pane di bocca pur di darlo a chi ne ha più bisogno. E lo fa senza alcun approccio assistenziale (donazioni, beneficienza…), ma coinvolgendo la popolazione, cosa molto più difficile dell’approccio assistenziale, ma che porta benefici reali e, soprattutto, nel lungo periodo.
4 – Alessandro ha un entusiasmo contagioso. Fin troppo! In viaggio con lui non vedrai solo posti, ma potrai percepire il suo autentico amore per questa terra. Perchè parlare così tanto di Alessandro? Perché chi ti accompagna in un viaggio è colui che fa da intermediario tra te e il luogo, tra te e le persone; è una figura molto importante, che può cambiare l’intera esperienza.
In barca, mentre ci spostiamo verso il Belize!
5 – Da specialista nel settore del turismo responsabile e sostenibile, la gestione delle mance è tra le prime cose che guardo in un tour. E’ un argomento delicato che meriterebbe un articolo a sé, come ho fatto per le donazioni in viaggio, mi limito dunque a ricordare che le mance vanno sempre date con criterio, domandandosi “quanto guadagna mensilmente questa persona in questo paese?”.
Ci sono esempi di economie distrutte a causa delle laute mance degli americani, che portano le loro abitudini in tutto il mondo, non tenendo conto di molti fattori. Se in un paese insegnanti e dottori prendono 100€ al mese e una guida turistica 500€ al mese grazie alle mance, cosa accadrà tra qualche decennio? Non ci saranno più medici e insegnanti. Un esempio veloce, trattato in maniera superficiale, come ho detto sarebbe necessario un post ad hoc per questo argomento.
Nel caso dei tour operator e la gestione delle mance le domande da farsi sono: “quanto riceve questa persona dal tour operator, per il servizio che sta fornendo?” Se una persona del luogo, un autista ad esempio, prende 10€ dal tour operator (che però incassa 100 per i trasporti) e prende in mance 50€ dai turisti, è un viaggio insostenibile perché il tour operator sta lucrando su queste persone e sta approfittando della non consapevolezza e del buon animo dei turisti.
In Guatemala non abbiamo dato mance. Sembra una cosa brutta, ma non lo è. Non è stato deciso, è avvenuto in maniera spontanea perché noi turisti eravamo informati del coinvolgimento progettuale ed economico dei locali, vedevamo coi nostri occhi che erano tutti coinvolti nel progetto, sapevamo che tutti erano pagati il giusto.
Questo ha fatto sì che si creasse un legame autentico tra noi e i locali, un vero incontro tra persone, e non tra chi ha i soldi e chi no. Il nostro apporto economico è arrivato (in percentuale molto alta rispetto ad altri viaggi), è arrivato tramite il giusto canale (il tour operator) ed è arrivato “in silenzio”, rendendo l’incontro tra persone genuino e autentico.
Se parto con un tour operator italiano che si avvale di guide locali o persone del posto per alcuni servizi, chiedo sempre quanto sono pagati. La maggior parte delle volte la risposta del tour operator è un giro di parole per non rispondermi, e questo la dice già tutta. The Labyrinth è uno dei pochi tour operator che davvero fanno un prezzo trasparente e hanno a cuore l’economia locale.
6 – Durante il viaggio avrai l’opportunità di partecipare a delle cerimonie maya di origini antiche, entrerai nel mondo della cosmologia maya e potrai scoprire il tuo nawal (il corrispondente del nostro segno zodiacale nel calendario maya).
7 – Si dorme presso famiglie maya, che ruotano di viaggio in viaggio, in modo da dare la possibilità a tutte le famiglie del villaggio che prendono parte al progetto di turismo comunitario, di ospitare i viaggiatori in arrivo.
8 – Si vivrà l’emozionante e indimenticabile esperienza di dormire una notte nella giungla con gli ex-combattenti delle FAR (Forze Armate Ribelli del Guatemala), a cui si unì anche il Che. Ci sarà l’occasione di ascoltare i racconti di guerra di queste persone, che sono state costrette a vivere nella giungla per 18 anni, per lottare per i propri diritti.
9 – Che dire di Tikal, il sito archeologico maya, Patrimonio dell’Umanità? Tikal è la più estesa tra le città in rovina della civiltà maya, vedrai le piramidi e le abitazioni delle famiglie maya, risalenti fino a due secoli a.C. Un tuffo nella storia e nella religione dei maya (cosmologia è il termine corretto).
10 – Per concludere… questo è un vero viaggio di turismo responsabile: arricchisce il bagaglio esperienziale e culturale del viaggiatore e contribuisce in modo consistente al sostentamento della popolazione maya (un gruppo di 7 turisti porta un apporto economico a 65 persone in modo diretto e 620 in modo semi-diretto).
Il viaggio tradizionale è di 15 giorni
Clicca qui per leggere le prossime partenze, l’itinerario dettagliato e i costi.
Barbara
Molto molto interessante quello che scrivi
Grazie