
Scoprire la Lapponia a piedi in inverno
Un viaggio attraverso il grande nord, nel cuore dell’Artico, fatto di silenzi bianchi, ovattati, di neve e ghiaccio. La Lapponia allarga i suoi confini a tutto il nord della Scandinavia. Se in estate laghi e fiumi formano un caleidoscopio di colori tra il verde e il blu, in inverno ci sono solo toni di bianco.
Sulle colline della Lapponia, nei punti più alti, l’umidità che corre attraverso le pianure per centinaia di chilometri condensa e copre tutto con uno strato di galaverna. È più impalpabile della neve, e soprattutto non cade dall’alto. Si attacca a tutto quello che trova in tutte le direzioni e così, ogni singolo abete, si trasforma in una statua di ghiaccio. I lapponi chiamano queste creature invernali “tykky”. In genere, da novembre in poi la temperatura non sale più sopra lo zero e i tykky, giorno dopo giorno, crescono sempre di più, fino ad assumere forme bizzarre e a volte grottesche.
L’aurora boreale non è lì ad aspettare te
I tour in Lapponia sono tra viaggi più venduti delle agenzie. In genere il viaggio prevede un hotel caldo e con tutti i comfort e, cuore della proposta turistica, le escursioni in motoslitta ad ammirare l’aurora boreale. Viene fornito tutto quello che serve per non sentire il freddo, dagli stivali al parka polare, cappello tipo colbacco e guantoni. Usciti dal caldo dell’hotel, si rimane bene al caldo per tutta l’escursione, e l’unica sensazione di freddo saranno quei secondi in cui si scatterà qualche fotografia. Attenzione però, perché – ovviamente – l’aurora boreale non è un fenomeno che può essere garantito. Nessuno può garantire l’avvistamento di un fenomeno naturale.
In Lapponia, le nuvole possono coprire il cielo per settimane intere e comunque, anche in caso di bel tempo, l’aurora boreale è un processo piuttosto volubile. Quindi se partecipi a uno di questi viaggi non partire con l’unica aspettativa dell’aurora boreale e preparati anche all’idea che potrai non vederla. Potrai sicuramente godere di esperienze e panorami straordinari che valgono il viaggio.
In un viaggio nel cuore della Lapponia, c’è tanto da apprezzare oltre all’aurora boreale.
Piccoli villaggi di poche baite che si affacciano sulle rive dei laghi ghiacciati. In genere, c’è una baita comune che funge da sauna. La sauna in Lapponia è il luogo dove si nasce e dove da adulti si fa conversazione, con quelle poche parole che non disturbano i silenzi della neve.
Alla fine di dicembre, a ridosso del solstizio d’inverno, oltre il circolo polare c’è la notte artica: il sole non sorge più, solo una debole luce può apparire all’orizzonte per qualche ora. Non è il momento migliore per visitare le terre lapponi. A febbraio la notte artica è finita, il sole è già tornato sopra l’orizzonte, le giornate si allungano a vista d’occhio. La neve e la galaverna si sono accumulate al punto di trasformare la Lapponia in un sogno bianco e lucente.
Tour per escursionisti esperti
Per raggiungere la cima delle colline e immergersi nel mondo magico dei tykky, si hanno due opzioni: camminare o sciare. Feel the nature è una piccola agenzia gestita da una famiglia di lapponi. Organizzano settimane con le racchette da neve o con gli sci da fondo, per lo più nel parco di Pallas-Yllastunturi, al confine tra Finlandia, Svezia e Norvegia, fermandosi la notte in baite di loro proprietà o di loro amici nella zona. Il viaggio che propongono è impegnativo: si cammina o scia per tutto il giorno, con temperature che possono sprofondare a -40°. La sera si osserva il sole tramontare con i suoi colori caldi sul lago ghiacciato. Se si è fortunati arriva l’aurora boreale, ma è solo la ciliegina sulla torta. Ammirarla dal centro del lago ghiacciato, circondati dal silenzio della foresta coperta dalla neve, è un’esperienza che evoca le storie del grande nord, le avventure dei pionieri dell’artico che per primi si sono spinti in quelle lande allora quasi impossibili.
Se il viaggio è troppo impegnativo, c’è sempre la possibilità di cercare una baita, o cottage, in affitto in uno dei villaggi vicino ai parchi nazionali. Scaldare la baita con la stufa a legna, cucinare e fare un giretto sul lago ghiacciato vale già il viaggio. Bastano pochi giorni per avvertire una pace di un altro pianeta.
Le baite libere per viaggiatori autonomi
Per chi volesse immergersi da solo in un’avventura artica in autonomia, c’è una buona notizia: diversi parchi nazionali in Lapponia (ad esempio il parco di Pallas-Yllastunturi), offrono alcune cabine di legno sempre aperte, a disposizione con legna da tagliare e bruciare. Sono casette estremamente spartane, con una tavolata di legno per dormire e una stufa per scaldare l’ambiente.
Avventurarsi da soli richiede una certa esperienza, orientamento, e un navigatore satellitare con le mappe dettagliate della zona.
L’equipaggiamento necessario
L’equipaggiamento nel grande nord in inverno è fondamentale. Consiglio di noleggiare in loco gli stivali polari e il sacco a pelo per temperature molto rigide, per non rischiare di partire con l’equipaggiamento sbagliato. Da mettere nello zaino: guanti e sottoguanti adeguati alle temperature polari, cappello caldo, passamontagna, maschera in neoprene, coperta isotermica per emergenza, intimo e magliette termiche, pile e giacca a vento da alpinismo. Anche uno o due termos per conservare un tè caldo da bere nei momenti più freddi.
Articolo di Marco Grippa è l’autore del libro Racconti dal grande nord, viaggio alle alte latitudini, edito da Polaris. Amante della natura selvaggia, ha viaggiato in Canada, Groenlandia, Islanda, Isole Faroe, Scozia, Norvegia, Lapponia e Kamchatka. Cura il sito di viaggio e fotografia www.marcogrippa.it