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Travel Counseling libro Alice Bianchi

Alice ha scoperto il viaggio a 18 anni poi non ha più smesso. Ha viaggiato per tanti motivi, per curiosità, per scoperta, per mettersi alla prova e poi, a seguito di un evento drammatico, per curarsi. Non conosceva le motivazioni dei suoi viaggi nel momento in cui li stava compiendo, ma li ha scoperti col tempo, a poco a poco, ogni qual volta apprendeva nuovi strumenti di consapevolezza.

Alice Bianchi in viaggio

“Molto spesso mi sono sentita sola ed incompresa nelle mie partenze, come nei miei ritorni, ed ho desiderato spesso che qualcuno potesse accompagnarmi ed aiutarmi nei miei momenti delicati. Qualcuno che vedesse, come me, il viaggio come risorsa e strumento e non come facile risposta di fuga”

È proprio per questo che nasce il Travel counseling®, per unire gli strumenti del counseling gestaltico al viaggio vero e proprio. Facciamo qualche domanda ad Alice Bianchi, travel counselor e autrice del libro “Travel Couseling. Il viaggio come strumento di crescita personale”.

Il viaggio può essere uno strumento di crescita personale?

Credo che il viaggio sia davvero uno strumento di cura e questo concetto l’ho riscontrato in me e nei gesti di molti viaggiatori incontrati per il mondo. Credo che uscire dalla propria confort zone e farlo in modo consapevole possa davvero essere un momento per scoprire parti di noi, metterci alla prova e superare momenti di crisi e difficoltà. Inoltre, conoscere i nostri limiti e le nostre risorse ci permette di partire con lo “zaino adeguato” alle avventure (interiori ed esteriori) che il viaggio avrà da offrirci. Sapremo far fronte ad imprevisti e sapremo essere aperti agli incontri, all’accoglienza e nel lasciar andare.

Alice Bianchi Travel Counseling

Cosa ti ha portato a diventare travel counselor? Che percorso hai dovuto seguire?

Dopo diverse esperienze di viaggio e dopo alcuni anni di vita all’estero ho deciso di intraprendere un percorso di counseling, un master di 3 anni con diploma europeo. Grazie al master ho iniziato a comprendere molti dei miei viaggi e, di conseguenza, anche molti comportamenti di altri viaggiatori. Subito dopo il master, quando ancora vivevo in Patagonia, ho iniziato a dare forma al progetto di Travel counseling® che ad oggi è unico in Italia e che spero presto diventerà un vero e proprio filone di counseling.
Tre anni dopo il master ho deciso di specializzarmi ulteriormente in fototerapia con un master in fototerapia psicocorporea proprio perché il viaggio e la fotografia sono due elementi fortemente connessi. La fototerapia e la scrittura creativa sono strumenti importanti che propongo ai miei clienti, all’interno di un percorso creato ad hoc per loro.

Cosa è il Travel counseling? 

Il Travel Counseling® è un approccio nuovo, significa utilizzare il viaggio come strumento concreto di crescita personale. Si tratta dunque di un percorso di counseling che invece di essere un classico percorso lineare viene integrato con un viaggio, qualunque esso sia, in base a cosa la persona sente sia meglio per lei in quel momento. Il Viaggio è inteso come momento per comprendere parti di sé e sperimentare un cambiamento.

Vengono svolti alcuni incontri prima della partenza e al ritorno. Nella prima fase l’obiettivo principale è aumentare la propria consapevolezza: capire perché si sente il desiderio di partire, qual è l’esperienza migliore da fare, che significato ha viaggiare in quel preciso periodo della vita, quali parti limitanti si possono abbandonare e quali risorse, invece, sono da potenziare. Nella fase del ritorno invece, l’obiettivo principale è l’integrazione dell’esperienza di viaggio nella vita quotidiana, per far sì che l’esperienza vissuta non rimanga una bolla di sapone.

Travel Counseling libro Alice Bianchi

Lo scopo del mio libro “Travel Couseling. Il viaggio come strumento di crescita personale” è diffondere il potere curativo del viaggio. Mi piace pensare che possa essere uno spunto concreto per chiunque voglia elaborare da sé i propri processi di viaggio.

Quali sono gli argomenti che affronti più spesso con le persone che si rivolgono a te?

In tutti questi miei anni di viaggi e di incontri ho capito una cosa molto importante: tutti viaggiamo per un motivo, che spesso nemmeno noi sappiamo vedere. Vi è sempre, in ogni viaggio, un motivo profondo che è però spesso sepolto ed è comprensibile solo attraverso un processo di consapevolezza.
La mia esperienza di ricerca mi ha portato a delineare 5 profili di viaggiatori e la motivazione profonda che li spinge alla partenza, se siete curiosi di scoprire di cosa si tratta potete provare il test.

In generale, molti dei miei clienti sono spinti da una pulsione alla partenza che ha bisogno di essere compreso e metabolizzato, per rendere il viaggio il più nutriente possibile.
Spesso un bisogno di stacco o di svago cela un’esigenza più profonda ed articolata. Spesso si tratta di riacquistare sicurezza in se stessi, mettersi alla prova, accompagnare e rispettare un periodo di cambiamento e di trasformazione del sé. Un altro aspetto molto importante però è il ritorno: chi ha viaggiato molto o chi ha vissuto diverso tempo all’estero mi contatta per iniziare un percorso di Travel counseling incentrato sull’integrazione dell’esperienza con la fase di vita attuale. Il viaggio, in questo caso, diventa il perno di evoluzione e crescita personale.

 

Chi vuole contattarti dove ti trova? 

Chiunque sia interessato o anche solo curioso può scrivermi a info@travelcounseling.it oppure seguirmi su Facebook e Instagram dove condivido eventi ed aggiornamenti.
Viaggiatori incalliti, grandi appassionati di viaggi, counselor con idee intraprendenti e tutti coloro che sono incuriositi dal libro, lo possono trovare sul sito della casa editrice o ordinarlo online su Amazon.

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