
Terra Tashi per la salvaguardia degli asini Poitou e delle tradizioni contadine – Parma
Per uno strano caso della vita un giorno mi sono trovata a casa di Anna, sulle colline di Parma, a filare la lana. Anna è di origine canadese, ma ha vissuto la sua infanzia ad Albareto ed è lì che ha deciso di tornare dopo un bel pezzo di vita tra Canada e Stati Uniti. Nel 2013 fonda Terra Tashi, un’organizzazione senza scopo di lucro che ha come scopo la salvaguardia dei rarissimi asini di Poitou, in via di estinzione, e la divulgazione di antiche tradizioni rurali. Anna organizza corsi di filatura, tessitura, laboratori di artigianato, passeggiate con gli asini, raccolta delle erbe spontanee e tante altre attività.
A Terra Tashi dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior, come cantava De André: Anna crea fertilizzanti e oggetti ornamentali composti da argilla, calcare dolomitico, farina di alghe e sterco d’asino… è proprio è una maga del riciclo e della creatività! Ha imparato molte tecniche, saperi e tradizioni durante i suoi viaggi in giro per il mondo, dove ha passato lunghi periodi con le popolazioni tribali per conoscerne la cultura (…mi ricorda qualcuno!). Ha vissuto con gli indigeni in Cina, Pakistan, Afghanistan, Tibet, India, Nepal, Malesia, Indonesia. In Gaspésie, Québec, ha vissuto coi Nativi Americani della popolazione dei MicMac , dove ha imparato i rituali indigeni e le pratiche di erboristeria.
Oltre ai corsi Anna offre alloggio a backpacker e pellegrini in cambio di una donazione. In casa non c’è l’elettricità, l’acqua della doccia si scalda con una caldaia a legna, si vive alla luce del giorno, seguendo i ritmi della natura; sembra di tornare in un’altra epoca. Se dovessi riappropriarmi di me stessa, del mio legame con la Natura e con la Terra, se dovessi scrivere un libro o prendermi qualche giorno di pausa, Terra Tashi sarebbe la mia meta.
Anna è sempre stata un’amante degli animali, ma dopo un pellegrinaggio ad Assisi capisce che vuole dedicare la sua vita a salvare gli animali in via d’estinzione, ed è in questo momento che entrano nella sua vita Rosie e Pitu, due asini di razza Poitou. Nel 1977 ne erano rimasti solo 44 esemplari. Oggi, grazie agli sforzi del governo francese e di molti allevatori, ce ne sono circa 1.000 in tutto il mondo, ma sono comunque in via di estinzione perché la loro carne non è apprezzata e il loro temperamento non li rende adatti al lavoro; il loro impiego ideale è la produzione del mulo o, come noi asinari pensiamo, come animali da compagnia: ci accompagnano durante camminate ed escursioni e ci fanno sorridere ogni giorno col loro buffo raglio. Consiglio la lettura di questo articolo: “La Sostenibile Sostanza dell’Asino” che è un vero e proprio elogio a questi splendidi animali.
Rosalie e Pitu sono ricoverati dal 1 Aprile, 2016 a l’Università degli studi di Parma: Pitu ha una grave malattia, probabilmente un tumore all’apparato respiratorio, stanno facendo esami e accertamenti e appena possibile sarà operato. L’intervento ha un costo molto alto, che Anna da sola non riesce ad affrontare, per questo è stata aperta una raccolta fondi per salvare la vita di Pitu. Ognuno può dare il suo contributo con una piccola donazione o partecipando ai corsi di Terra Tashi, i cui incassi andranno per l’intervento chirurgico necessario a Pitu.
Anna è di un tenacia spiazzante, non si ferma davanti a nessun ostacolo; una guerriera senza patria e senza spada, come cantava Pierangelo Bertoli, perchè le sue armi sono le sue azioni quotidiane, il suo stile di vita. Tutta la mia ammirazione e supporto. Invito gli amanti della cultura rurale a farle visita, a fare una donazione per Pitu e a partecipare ai corsi, per conservare antichi – e preziosi – saperi. Per informazioni Anna risponde al 377/499-8817 e a terratashi@gmail.com.
Gennaro
Che dire, foto bellissime ed una storia davvero toccante…