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« L’Africa è un pensiero, un’emozione, quasi una preghiera: lo sono i suoi silenzi infiniti; i suoi tramonti; quel suo cielo che sembra molto più vicino del nostro, perché si vede di più, perché le sue stelle e la sua luna sono più limpide, nitide, pulite: brillano di più »
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Sei ti stai chiedendo se è possibile partecipare a un safari sostenibile in Africa sei nel posto giusto.

Sono sempre stata affascinata dalla natura incontaminata e dagli animali selvatici, ma non avevo mai fatto un vero e proprio safari perché volevo avere l’assoluta certezza della sostenibilità del viaggio.

Spesso si vedono finti safari con animali che selvaggi non sono: sono nutriti dagli umani e tenuti in stato di semi-libertà per mantenerli sempre a portata di mano, pronti per soddisfare i turisti, famelici di fotografie.

Come capire se un safari è sostenibile

Ecco alcune caratteristiche di un safari sostenibile, nel peno rispetto degli animali selvatici:

  • le guide sono professionali e informate 
  • le guide non danno da mangiare agli animali e se vedono qualche turista che avvicina un animale con del cibo lo fermano
  • il territorio di avvistamento è incontaminato e privo di rifiuti
  • gli animali non si avvicinano troppo amichevolmente agli umani
  • se c’è un incontro ravvicinato è vietato fare fotografie con il flash e le guide serie avvisano il turista di non farlo 
  • durante le escursioni bisogna stare in silenzio

Il vero safari, quello in cui si osservano animali veramente selvatici, prevede l’eventualità che gli animali si possano anche non vedere.

Ovvio, sono selvatici, sono liberi, non possono essere a nostra disposizione. Non dobbiamo rimanere delusi se durante un safari in Africa o in altre parti del mondo, non vedremo tutte le specie che ci aspettavamo, anzi, preoccupiamoci se si avvicinano troppo facilmente agli umani, perché è un segnale negativo, non positivo.

(Questa è stata la mia brutta esperienza con gli oranghi in Indonesia).
Leoni safari Sud Africa

Safari sostenibile in Africa

La mia esperienza in Sudafrica

Il più bel safari che abbia mai fatto è stato certamente quello in Sudafricaleoni, zebre, elefanti, bufali, leopardi, ippopotami, giraffe, rinoceronti, nel loro ambiente naturale.

Oltre ai safari in jeep, in alcuni luoghi è possibile anche fare delle escursioni a piedi nelle riserve, rigorosamente accompagnati da rangers, perchè c’è una grande possibilità di incontrare felini o elefanti.

Ho vissuto un’esperienza incredibile al Kruger National Park partecipando a questo viaggio in Africa con safari sostenibili.

Il viaggio in Sudafrica è stato davvero straordinario: oltre agli animali della savana nelle riserve naturali ho visto la famosa colonia di pinguini africani e mi sono commossa quando in barca si è avvicinata a noi una balena col suo cucciolo.

Ho dormito nei lodge in mezzo alla savana, camminato circondata da deserti e cascate, sono andata alla ricerca di animali selvatici con i rangers. UN’EMOZIONE CONTINUA.


Tutte queste attività sono state fatte senza dare cibo agli animali, organizzate da operatori di turismo responsabile certificati e approvate e promosse dal wwf.

Sono tante le proposte dei safari in Africa, ma è importantissimo scegliere l’operatore turistico che opera in maniera responsabile.

Sapevi che il turismo inconsapevole incentiva il fenomeno dei “leoni in scatola”? Nella totale inconsapevolezza il turismo dei safari (quello fatto in modo irresponsabile) incentiva la caccia al leone. Se non conosci questo fenomeno ti spiego cos’è il Canned Hunting.

Se cerchi un viaggio che preveda safari sostenibili in Africa scegli il viaggio a cui io stessa ho partecipato e vai sul sicuro!

Qui trovi itinerario e date di partenza per il viaggio di gruppo in Sudafrica, accompagnato da guide ambientali.

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