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Quando ho parlato con Valentina circa la possibilità di scrivere un breve post su questo blog, non ho mai avuto un attimo di esitazione riguardo il tema da trattare. Un argomento divenuto ovviamente molto più attuale in seguito alla crisi conseguenza dei mesi di quarantena appena trascorsi.

IL TURISMO E’ PER NOI QUALCOSA DI CARO E PREZIOSO.

Viaggi in Italia

Siamo un popolo di viaggiatori ed esploratori, abituati al contempo ad ospitare genti provenienti da ogni angolo del mondo. Ci sono però aspetti di questo argomento che ora meritano maggiore attenzione. Un cambio di prospettiva imposto da regole nuove e nuove forme di viaggio; un cambiamento utile e necessario per ripartire da ciò che, più di tutto, ci distingue e rende unici.
Saranno viaggi diversi, inediti, sicuramente differenti e contrastanti con le abitudini degli ultimi anni. Non per questo però meno affascinanti. Tutt’altro: saranno viaggi in Italia, dentro di noi, in ciò che ci caratterizza, là dove affondiamo le nostre origini.
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UN MODO PER RIAVVICINARSI ALLA NATURA

Per settimane e mesi interi abbiamo aspettato conferenze stampa e decreti ministeriali con la stessa attesa che caratterizzava il nostro Paese ai tempi d’oro delle estrazioni del Superenalotto. Ore davanti alla televisione in attesa di parole mai pronunciate. La sensazione al termine più o meno simile a quella di chi aveva ascoltato elencare, ancora una volta, 6 numeri completamente diversi da quelli stampati in schedina.

Siamo stati chiusi in casa circondati da pareti inizialmente comode e amichevoli, dopo un po’ divenute strette e impenetrabili. Una sensazione di impotenza e attesa mai provate in precedenza. Per la prima volta abbiamo dovuto convivere con l’idea ed il fatto che non tutto ciò che volevamo fare o eravamo abituati a fare fosse ancora consentito. La nostra libertà improvvisamente è venuta meno.

Cos’è per voi “libertà”?
Ho sempre visualizzato quest’espressione nella sua massima forma in ambienti lontani dal chiasso delle città o dalla confusione di luoghi affollati. Il rumore dei passi tra le foglie cadute su un sentiero che si addentra in un bosco fitto o lo sguardo sempre proteso verso la linea dell’orizzonte, distante e indefinita, vista dal dolce pendio di un crinale montano o ancora il rumore delle cicale tra i muretti a secco che popolano la mia terra d’origine, in un pomeriggio caldo d’estate, perdendosi nel blu del mare che luccica poco lontano.
Libertà è la possibilità di cambiare prospettiva, di conoscere cose nuove, di viverle sulla propria pelle, restandone ogni volta stupiti ed affascinati.

C’è tanto, tantissimo dentro ogni ambiente naturale che ci circonda che può offrirci tutto questo.
Non sempre abbiamo sfruttato la natura nel modo corretto. Ahimè oggi ne vediamo il risultato in tante manifestazioni differenti. Adesso abbiamo l’opportunità di scoprire ciò che per molto tempo abbiamo dato per scontato. Abbiamo bisogno della natura.
Dopo tanti giorni spesi in spazi chiusi e sempre uguali, nel costate ripetersi di gesti tanto necessari quanto alienanti, ora possiamo celebrare nuovamente la nostra ritrovata libertà laddove è custodita nel modo più autentico.

RISCOPRIRE LE NOSTRE ORIGINI

Allo stesso tempo, questa nuova “era” a cui nessuno di noi era preparato, offre altri spunti degni di essere presi in considerazione da chi, come noi, vive quotidianamente l’impazienza di organizzare un nuovo itinerario alla scoperta di mete sconosciute. Questi mesi hanno capovolto tutto, anche in
tema di viaggi: schemi, abitudini, consuetudini consolidate, inaspettatamente venute meno.
Ma tutto questo non deve spaventarci.

Qualche mese fa la mia attenzione è stata catturata per qualche giorno da un noto tour operator online che, attraverso una campagna d’impatto che “sbobinava” alcuni numeri rappresentativi del nostro Paese, promuoveva i propri viaggi interni. Al di là della forma del messaggio o delle tempistiche più o meno azzeccate (criticate da molti, apprezzate da altri), la sostanza del contenuto mi ha colpito molto e ciò che voleva trasmettere credo sia qualcosa sul quale porre l’attenzione. A maggior ragione in questo momento. Potrei mettermi qui anch’io ad elencare una serie di numeri e fun facts infiniti per dire che “l’Italia è un Paese meraviglioso, visitatelo!”. Ma non voglio fare la parte di quello che conosce e distribuisce, perché non è così.

Paolo Rebuttato

Io per primo non conosco completamente il nostro Paese, almeno non quanto vorrei; nonostante lo abbia girato in lungo e in largo, per lavoro o per piacere, mi rendo conto di averne visto solo una piccola parte, allontanandomi troppo spesso dai miei luoghi di origine.
Torneremo a viaggiare per il mondo ed è giusto che sia così: c’è tanta di quella roba da vedere che non è possibile resistere. Viaggiare è libertà, conoscenza, arricchimento personale.

Rifugio Battisti - Reggio Emilia

Ma adesso abbiamo un’occasione: indagare più da vicino noi stessi, i luoghi da dove proveniamo, ciò che ci circonda e quello che abbiamo intorno. Credo fortemente che possa essere il punto da cui ripartire più avanti, in tutti i sensi: uno sguardo completo che ha colto l’opportunità di indagare in modo genuino e autentico le proprie radici e origini. Un bagaglio diverso da quelli imbarcati fino ad oggi, qualcosa di più compiuto: uno strumento per conoscere e apprezzare ogni luogo, meta o comunità ad oggi ancora inesplorata.

… E RIAVVICINARCI

È un viaggio da fare insieme agli altri, sconfiggendo la paura e le ombre che questo tempo così
strano ha portato con sé. Viaggiare, per definizione, vuol dire incontrare, condividere, ascoltare. Ci sono storie, racconti, esperienze incredibili a pochi passi da noi.

Coloro che ne sono custodi sono quelli che, in questo tempo, più di tutti stanno soffrendo le conseguenze di un mondo diverso da quello di pochi mesi fa: rifugi, negozi di paese, piccole locande, guide, operatori di un mondo che improvvisamente ha perso la propria lucentezza. Uomini, donne e famiglie che assicurano a sé stessi una forma di sostentamento e a noi un modo più semplice e accessibile per godere dei nostri momenti di libertà.

Credo che sia nostra responsabilità, ognuno per la propria piccola parte, farci portatori adesso di esigenze a prima vista esclusivamente loro. Per far sì che si possa veramente ripartire e che questo nostro viaggio non venga interrotto. Per questo, progetti come Tourists4future, nato dall’idea e lo sforzo di chi gestisce questo blog e ospita le mie parole o altri ancora che nascono o nasceranno, sono il sale e la spinta essenziale per ripartire.

In fondo è un’occasione unica per riappropriarci di ciò che ci rappresenta e godere di quello che ci rende liberi. È un percorso nuovo, da fare assieme. E, nonostante tutto, è il modo migliore che abbiamo per essere nuovamente vicini.


Articolo di Paolo Rebuttato, instancabile camminatore, viaggiatore entusiasta, esploratore e maniacale organizzatore di viaggi. Autore di www.jokerisoutofoffice.com, lo trovate anche su Instagram

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