
“Io e i Pigmei. Cronache di una donna nella foresta” (Camerun) Intervista a Raffaella Milandri
Tra le mete dei suoi viaggi: la Papua Nuova Guinea, l’Alaska, il deserto del Kalahari, il Tibet, il Kimberly in Australia.

Come è nata l’idea di conoscere il popolo della foresta, i pigmei?
Quando sei partita per il Camerun e quanto tempo sei stata con loro?
Il viaggio in Camerun risale al 2011 (il libro è uscito lo stesso anno). Ho girato il Camerun in lungo e in largo per un mese, alla ricerca di testimonianze ed è stato molto arduo. Forse il mio viaggio più difficile e pericoloso.
Nel libro “Io e i Pigmei” racconti…
Racconto i disagi fisici e psicologici di un viaggio nel cuore dell’Africa “vera”. Mi sono trovata di fronte a una realtà dura e drammatica. Nessuno protegge il Popolo della Foresta, che è vittima insieme alla Foresta stessa. I Pigmei, oggetto di una sistematica discriminazione da centinaia di anni, ora rischiano di scomparire. Per sempre.
Scrive a tal proposito Raja James Sheshardi, della American University: “I Pigmei sono sfrattati e poi sfruttati; da molti Stati africani non sono considerati cittadini e viene rifiutata loro la carta d’identità, insieme a terra di proprietà, assistenza sanitaria ed educazione scolastica. Forzati da Governi e multinazionale del legname a lasciare le foreste, loro terre ancestrali da sempre, hanno un destino di emarginazione, impoverimento e abusi“
Nella recensione del libro su La Stampa, scrive Irene Cabiati : “Il libro riesce ad inquadrare la situazione di un Paese […] In Camerun sulle banconote da mille franchi qualche funzionario creativo ha pensato bene di far stampare la macchina che taglia il legname. Come segno di progresso naturalmente. “
Le 7 parole chiave del libro

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