
Perchè viaggio da sola
Viaggiando soli si esplora il mondo, ma anche se stessi, io la chiamo meditazione errante.
La scelta di viaggiare da soli per lunghi periodi necessita di un atteggiamento di apertura e di estrema umiltà.
Amo viaggiare da sola perchè:
Lasciarsi trasportare dal mondo attorno è una sensazione inebriante, le energie dei luoghi e delle persone ti entrano dentro e il viaggio diventa un percorso dentro se stessi.
Da soli si ha una maggior capacità relazionale, è più semplice fare nuove amicizie, approcciare la gente del posto e inserirsi in un nuovo contesto culturale.
Si creano rapporti autentici e genuini, cosa che spesso non accade quando si è in gruppo o quando si viaggia per brevi periodi.
Si apprezzano i rumori, gli odori, i silenzi.
Si ha tempo per pensare, leggere e scrivere.
E’ un modo di viaggiare che esalta la creatività, la semplicità, l’autonomia, la scoperta e la crescita personale, è una ricerca costante, un apprendimento continuo.
Ogni mio viaggio in solitaria segue il flusso degli eventi e degli incontri, è un percorso di crescita personale, per esplorare luoghi e culture diverse, perché è attraverso l’altro che conosciamo noi stessi.
“Difficile diventare adulti se non si fa un viaggio da soli. È un modo per superare la paura dell’altro e anche di sé stessi, in cui ci si trova a fronteggiare la nostalgia, si arriva alla riscoperta delle radici. Finché non fai un viaggio da solo non impari a rapportarti con gli altri”
Paolo Rumiz
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Marta
viaggiare da soli e’ sicuramente una grande esperienza ed un momento di crescita personale.
Come detto in un commento di qualche giorno fa dopo 2 anni all’ estero non mi peroccupa tanto lo stare da sola ma quanto in quale paese viaggio da sola.
Spesso per una donna non e’ semplice anche solo essere continuamente abbordata, infastidita o radiografata mentre cammini.
C’e’ chi viaggia da sola per scelta o chi per forza o chi per tutti e due ma, immagino, per tutti questi casi esiste sempre una spinta interiore che ti porta verso la prossima meta. Io penso di essere nel terzo caso.
Condivido quanto scrive ,Andrea, nei commenti sulla condivisione del viaggio (in proposito con uno che scrive in questo modo un viaggio condiviso magari in India lo farei sulla fiducia, me lo presenti ? ;-) … a parte gli scherzi, non e’ facile condividere un viaggio con chi non ha i tuoi ritmi o le tue aspettative e forse anch’io come te sono suscettibile a tante cose oltre che forse ho piu’ insicurezze.
Non sono una persona invidiosa ma sinceramente invidio un po’ la tua forza
che traspare in ogni racconto.
Grazie Valentina per condividere le tue esperienze, danno sicuramente piu’ energia a chi ti legge.
Valentina M.
Ciao Marta! Ad Andrea ho già chiesto di sposarmi, speriamo sia poligamo e accetti due mogli! Scherzo :) Che ci piaccia o no, come dici tu, per una donna viaggiare da sola in alcuni paesi non è semplice come per l’uomo, ma è sicuramente un’esperienza che rafforza. Quella spinta interiore di cui parli per me è stata come un “allenamento”: in viaggio a volte non hai scelta, devi accettare situazioni poco piacevoli e non puoi sottrarti, devi affrontarle. Ho notato che nel tempo, ho involontariamente applicato questo atteggiamento nella quotidianità, quindi ho più forza e coraggio nell’affrontare le difficoltà della vita, ma anche io, come tutti, ho i miei momenti “no” :) Grazie per le tue belle parole!