
La spettacolare migrazione dei granchi a Cuba
Ogni anno, in primavera, milioni di granchi invadono le strade di Cuba: è uno spettacolo incredibile che suscita stupore e curiosità.
E’ possibile assistere alla migrazione dei granchi rossi nei mesi di maggio e giugno lungo le strade che costeggiano il mare, soprattutto alla Baia dei Porci e sulla litoranea tra Trinidad e Cienfuegos.
A volte il mare non si vede proprio e questo fiume rosso di granchi che ricopre la strada, in mezzo a campi, colline e boschi, è uno scenario alquanto bizzarro.
“Dove stanno andando?” è la domanda che tutti i turisti si chiedono sbalorditi di fronte alla stravagante sfilata.
Perchè tutti questi cangrejos stanno attraversando in massa una carretera a Cuba?
I granchi sono in marcia verso il mare per riprodursi, oppure stanno tornando nel loro habitat, il sottobosco, dopo aver deposto le uova in mare.
In origine, circa 4 milioni di anni fa, l’antenato di questi granchi (noto agli scienziati come Gecarcoidea) viveva nel mare, ma la lenta evoluzione li ha portati a spostarsi sulla terra per sopravvivere ai numerosi predatori del mare. Questi crostacei sono ormai creature terrestri che si nutrono di foglie, semi, frutta e insetti del sottobosco, ma non avendo ancora completato la loro evoluzione, hanno ancora bisogno dell’ambiente marino per riprodursi.
Il viaggio è pieno di ostacoli e può durare giorni: nell’attraversamento delle strade molti finiscono schiacciati dalle automobili; così tanti che alla fine della migrazione le strade sono ricoperte da un manto rosa-arancione, composto dai gusci frantumati.
E’ difficile raggiungere le spiagge perché spesso sulla costa ci sono piscine e resort ben organizzati ad impedire che gli ospiti indesiderati entrino nel “loro” territorio, disturbando la quiete dei turisti. Il sole comporta un’altra complicazione: i granchi hanno bisogno di molta umidità e se non riescono a trovare un riparo, muoiono disidratati.
Nonostante le avversità questi animali sono riusciti ad evitare il pericolo peggiore: l’uomo. Hanno sviluppato una tossina dannosa che li rende immangiabili; ecco perché le strade non sono invase da cubani voraci!
Nella prima fase del cammino maschi e femmine si accoppiano, dopodiché i granchi maschi tornano indietro. E’ alle femmine che spetta intraprendere l’intera traversata verso il mare: devono arrivare sulla costa per deporre le uova mature in acqua, facendo attenzione a non essere trasportate dalla corrente perché non potrebbero sopravvivere a lungo in acqua. Quando le uova si schiudono, i piccoli (di circa 4-5 millimetri) dovranno percorrere lo stesso arduo tragitto delle lori madri per raggiungere il sottobosco.
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Foto: © Justin Gilligan |
I cubani sono abituati all’invasione annuale dei granchi rossi e sono anche molto infastiditi: spesso devono riparare pneumatici bucati (i granchi possono arrivare fino a 16cm di diametro) e sopportare un odore nauseabondo; in molti paesi gli abitanti devono assicurarsi di chiudere porte e finestre per evitare che centinaia di crostacei invadano la loro casa.
Lo stesso fenomeno si può osservare anche a Christmas Island, in Australia, dove per risolvere i disagi – di umani e granchi – creati dalla migrazione, i crostacei vengono “guidati” al mare tramite percorsi e ponti ideati appositamente per facilitare il loro spostamento.
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