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(Il mio primo post sul blog, tanti anni fa!)

Avevo 14 anni quando ho preso il mio primo aereo da sola, dopo l’ennesimo litigio in famiglia decisi di andarmene, almeno per un po’. Un’amica di famiglia, Antonella, mi disse che potevo andare da lei per una settimana, quindi, senza indugiare,  acquistai il biglietto in un’agenzia (?! era proprio tanto tempo fa!)  e due giorni dopo ero su un aereo, destinazione Madrid. Mamma e papà acconsentirono alla mia fuga perchè sapevano dove e da chi andavo. Devo ringraziare in miei genitori se oggi sono una persona determinata ed indipendente. 

Donne che viaggiano da sole

Mi avrebbe ospitato un’amica di famiglia. Antonella aveva 35 anni e i controcoglioni di una donna indipendente, io avevo solo 14 anni e i “coglioni in crescita” e tanta voglia di conoscere il mondo.  In quei giorni girai la capitale spagnola in lungo e in largo, di giorno e di notte, dai locali punkeggianti a quelli di lusso, insieme stavamo benissimo; come se avessimo inconsapevolmente fatto una media delle nostre età ci comportavamo entrambe come se avessimo 25 anni.  

Per la prima volta assaporai il gusto della libertà. Non dimenticai mai quel gusto, ne sono tuttora dipendente.  Tornata a casa, come se avessi raggiunto l’illuminazione, mi ritirai dal liceo scientifico e passai al liceo linguistico. Avevo deciso: nella vita avrei viaggiato.

Questa è stata la mia prima esperienza di viaggio, ma dai 14 ai 18 ce ne furono altre, da Londra a Parigi, Siviglia, Barcellona, Valencia. Grazie alla scuola di lingue che frequentavo partecipai a vari progetti di scambio culturale e soggiornai presso famiglie straniere come ragazza alla pari. Sicuramente queste esperienze hanno stimolato il mio interesse verso il mondo. 

Una volta compiuti i 19 anni presi un aereo per LONDRA, l’idea era di stare qualche mese per perfezionare il mio inglese, ma i mesi si trasformarono in anni, 3 anni. Ho vissuto con spagnoli, polacchi, italiani e francesi (se volete imparare l’inglese non andate a Londra). Ho lavorato come donna delle pulizie, cameriera, barista, baby-sitter, dog-sitter, centralinista, commessa, giocoliera, busker. Un’esperienza di vita.

A 23 anni presi consapevolezza che una fase della mia vita era terminata e ne doveva cominciare un’altra e decisi di tornare in Italia. Il viaggio di ritorno fu memorabile: comprammo un furgone ad un asta per 4oo sterline, partii con 2 amici e il mio cane,  fermandoci in FRANCIA, SVIZZERA, CECOSLOVACCHIA, GERMANIA, OLANDA, AUSTRIA, SVIZZERA, SPAGNA.

Tornata in Italia trovai la mia strada: il turismo sostenibile. Gestisco la parte della ricettività turistica di un agriturismo (2006 – 2017). Accogliere chi viaggia è il mio lavoro. Ogni anno, durante la bassa stagione turistica, parto per 3 mesi in giro per il mondo, io e il mio zaino. In viaggio accolgo tutto ciò che mi capita a braccia aperte, senza vincoli, con una serenità incredibile. Non ho mai sofferto di solitudine in viaggio, ho spesso condiviso i miei pasti con qualcuno incontrato per caso, un altro viaggiatore solitario, un gruppo di amici, bambini,  monaci, una famiglia locale che mi ha accolto… 

Aggiornamento 2020: oggi sono libera professionista, lavoro come guida ambientale escursionistica all’estero, come docente di social media marketing turistico e come blogger professionista per promuovere destinazioni ed itinerari di turismo sostenibile. 

Niente ancora nella vita mi ha dato la stessa emozione indescrivibile che provo quando esploro il mondo da sola.

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