
La mia esperienza WithLocals in Nepal
Il mio viaggio in Nepal è stato arricchito da esperienze e conoscenze grazie a WithLocals, un network che mette in relazione i viaggiatori con la gente del posto.
Sono arrivata in Nepal dall’India, dopo un lungo ed estenuante viaggio di 22 ore: 4 ore di attesa alla stazione dei treni di Varanasi, 7 ore di treno, 4 ore di autobus, 2 ore al confine per il visto e per cercare un passaggio fino alla mia destinazione.
Infine 5 ore di camioncino 20 posti, occupato da una trentina di persone più i bagagli e le bombole di gas*. Credevo di non arrivare più, ero esausta, era buio già da un po’, erano quasi le nove ed ero partita la sera prima.
Con sorpresa sento il suono di un sms sul mio cellulare. “Ciao Valentina, ti aspettiamo per cena, va bene il pollo e curry? Ti piace?”.
Quel semplice messaggio non è stato solo un piacevole benvenuto, ma un abbraccio in un momento di stanchezza da nomadismo, che mi ha disegnato un sorriso sul viso.
Era Birendra, un host conosciuto tramite WithLocals, che avevo contattato per fare un’escursione nella giungla del Chitwan. Mi sarebbe venuto a prendere, mi avrebbe ospitato a casa sua e accompagnato a visitare la zona.
Le mie aspettative sull’accoglienza e su WithLocals sono state di gran lunga superate.
Non faccio in tempo a scendere dal bus, Birendra è lì, mi dà il benvenuto e saliamo in moto verso casa.
Quando arriviamo sono quasi le dieci, ma tutta la famiglia è in attesa del mio arrivo per cenare assieme.
La moglie Anita, la nonna Ama e le figlie Ayushi e Abisha mi accolgono con un mazzo di fiori e un simpatico biglietto.
Ceniamo tutti assieme e assaggio le prime prelibatezze nepalesi.
L’atmosfera è rilassata e spontanea.
Calore umano, autenticità, accoglienza sincera, proprio quello di cui avevo bisogno dopo un lungo viaggio.
DEVGHAT, DOVE GLI ANZIANI ASPETTANO SERENAMENTE LA MORTE
Dopo un sonno ristoratore l’indomani vado con Birendra ed Anita a visitare Devghat, un villaggio situato alla confluenza dei fiumi Kali Gandaki e Trisuli, entrambi affluenti del Gange, fiume sacro degli indù.
Proprio per l’incontro di questi due fiumi, il luogo è considerato sacro e molti anziani decidono di trasferirvisi negli ultimi anni della loro vita, per morire sulle sponde del fiume, dove i corpi vengono bruciati sulle pire, come da tradizione indù.
Giornata indimenticabile sia dal punto di vista culturale che per la piacevole compagnia.
Birendra, me and Anita a Devghat
Il secondo giorno sarà più avventuroso: la jungle walk!
GIUNGLA DEL CHITWAN
Ci addentriamo nella giungla del Chitwan dove, accompagnata dalle guide del parco, vedo il mio primo rinoceronte! E’ una mamma che allatta il suo piccolo, non potevo essere più fortunata.
Riesco anche ad avvistare daini, aironi, coccodrilli e varie specie di uccelli.
Nel pomeriggio andiamo nella foresta che circonda i cosiddetti 20.000 lakes: un spettacolo meraviglioso di riflessi di luce sul lago, suoni della giungla, coccodrilli immobili ed eccentriche farfalle.
Ho dedicato un intero post al Parco Nazionale del Chitwan in Nepal, con tante indicazioni utili sulle innumerevoli attività proposte nella giungla, consigli e anche “sconsigli”, perché non è tutto oro quello che luccica; ma senza alcun dubbio è una meta da non perdere in Nepal.






La mia esperienza con Birendra non finisce qui.
La sua casa è anche la sede di un’associazione che promuove l’educazione dei bambini più poveri e ho avuto l’opportunità di passare una mattinata con loro insegnando inglese, anche se in realtà siamo finiti di fronte a un planisfero … :
Kathmandu
Dopo qualche giorno nella riserva del Chitwan sono salita su un autobus verso Kathmandu. Tempo previsto 5 ore. Tempo effettivo 7 ore e 30.
Ho visitato la città e i dintorni accompagnata da Ganesh, una guida locale trovata sempre grazie a WithLocals, che si è rivelata una ricca fonte di informazioni sulla cultura induista e sulle tradizioni del Nepal.
Ero anche interessata a visitare i campi dei terremotati e Ganesh ha modificato appositamente il tour giornaliero in base alle mie esigenze.
Se state organizzando il vostro viaggio ho scritto un post su cosa fare a Kathmandu che vi sarà sicuramente utile.
Infine, la sera prima di tornare in Italia, ho prenotato una cena tipica in famiglia, invece di andarmene sola al ristorante.
Più locals di così non si può!
Il mio viaggio in Nepal è stato breve, da sola non avrei avuto il tempo di conoscere la gente del posto e fare amicizia con i locali, cosa che invece è successa grazie a WithLocals Asia.
Se anche voi volete fare un esperienza Withlocals in Nepal cliccate qui!
* Bombole di gas? Sì perché mentre ero in Nepal c’era l’embargo indiano: l’India aveva interrotto i rifornimenti di gas e benzina e la gente girava trafficava bombole di gas del mercato nero. Per saperne qualcosa di più sull’embargo indiano – tutt’ora in atto (febbraio 2016) ma meno rigido – leggi il mio post sull’embargo indiano in Nepal che ho scritto dopo una ricerca sul posto, per capire cosa stava succedendo.
Comments:
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gemmacappelletti
grazie delle informazioni.Sono stata in Nepal molte volte, sono passati molti anni e non so se è il caso di tornare.Alloggiavo alla Kathmandù goest house in Tamel posto affascinante.Mi sapete dire se esiste ancora e se ha subito danni con il terremoto.
Potrei tornare con uno scopo preciso,non turistico ma di aiuto.Conoscete qualche associazione seria?
Grazie Gemma da Milano
Valentina M.
Ciao Gemma, non so della Katmandhu guesthouse, io sono stata alla Silverhome, Tamel, e te la consiglio vivamente. Per volontariato in Nepal le associazioni sono tante, ti posso consigliare apeirononlus.it, una mia cara amica ha lavorato lì, quindi ne posso assicurare la serietà :)