
Cosa fare in Valnerina – Umbria
Borghi, fattorie, torri medievali, paesaggi fuori dal tempo, abbazie ed eremi e quindicimila abitanti che abitano i 9 piccoli comuni della Valle della Valnerina, la verde vallata nell’Umbria sud-orientale che prende il nome proprio dal fiume che l’attraversa, il Nera.
La zona è ideale per weekend in natura o per soggiorni più lunghi alla scoperta del territorio, sia di relax che di avventura.
I 9 comuni della Valnerina sono: Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano e Vallo di Nera.
Andiamo ora a vedere i miei consigli su cosa vedere in Valnerina e dove dormire.
DOVE DORMIRE IN VALNERINA
A Spoleto ho dormito al Monastero Sant’Angelo, un convento che risale ai primi del 1500 e che oggi accoglie i turisti che non hanno molte pretese, offrendo camere confortevoli in un contesto di pace e tranquillità.
A chi preferisce un’atmosfera rurale consiglio invece di alloggiare a Sant’Anatolia di Narco, all’agriturismo Zafferano e Dintorni, per l’accoglienza dei gestori e per la sua ottima posizione al centro della Valnerina: tra Norcia, i Monti Sibillini e le cascate delle Marmore e a pochi chilometri da Spoleto.
COSA FARE IN VALNERINA
SANT’ANATOLIA DI NARCO
Consiglio di visitare il Museo della Canapa che valorizza il patrimonio storico e antropologico legato alla coltivazione della canapa, tradizionalmente coltivata in tutta la Valnerina per uso tessile e per cordami.
SCHEGGINO
A 15 minuti da Sant’Anatolia di Narco c’è il piccolo paese di Scheggino, conosciuto per la produzione di tartufo e per la pesca della trota e dei gamberi di fiume; è infatti la specifica cultura gastronomica che distingue Scheggino dagli altri centri abitati della Valnerina.
La piazza principale si affaccia sul fiume Nera, contornato da verdi prati dove è possibile rilassarsi in compagnia di famigliole di anatre ad ammirare il paese che si arrampica sul pendio.
E’ in questa piazza che ogni anno si tiene la Fiera del Diamante Nero per promuovere i prodotti tipici della Valnerina e per celebrare il tartufo, simbolo del territorio, con la realizzazione della frittata al tartufo più grande del mondo: 2.000 uova e 50 kg di tartufo!
Al centro del paese troneggia il museo del tartufo della famiglia Urbani, imprenditori che hanno portato il tartufo di queste terre sulle tavole di tutto il mondo, fin dagli inizi del 1.900.
Il museo racconta la ricerca, la lavorazione, la conservazione e la diffusione del prezioso tubero nero, attraverso fotografie d’epoca, antichi utensili, documenti e pannelli informativi.
A pochi passi dalla piazza e dal museo, appena sotto al ponte, si può partire all’avventura facendo rafting o canyoning lungo il fiume partecipando alle escursioni del Centro Outdoor Pangea.
FERENTILLO
Le incredibili mummie di Ferentillo
Dopo natura, sport e gusto la Valerina sorprende anche dal punto di vista archeologico con le mummie di Ferentillo a pochi chilometri da Scheggino.
In una cripta del XIII secolo lunga ventiquattro metri, il museo ospita una ventina di corpi mummificati. I corpi appartengono a persone defunte in diversi periodi, tra il 1600 e il 1900; il fenomeno della mummificazione è del tutto naturale, dovuto a particolari microrganismi presenti nella terra e alle particolari condizioni climatiche.
VALLO DI NERA
Nel comune di Vallo di Nera i pastori sono gli antichi depositari della tradizione orale della Valnerina fatta di racconti, filastrocche, canti di lavoro, che meritano di essere ascoltati.
La Casa dei Racconti nasce come un centro di ricerca e documentazione con lo scopo di far conoscere questo prezioso patrimonio immateriale.
CERRETO DI SPOLETO
Il paesino ospita un curioso museo: il Museo del Ciarlatano e nelle vicinanze consiglio una visita a visita all’Eremo della Madonna della Stella. Puoi approfondire leggendo Cerreto di Spoleto, la Terra dei Ciarlatani.
NORCIA
Norcia meta indiscussa di chi ama il contatto con la natura, la tranquillità e i piaceri della tavola. Famosa per la “norcineria”, la nobile arte della lavorazione del carne suina, Norcia è infatti uno dei paradisi gastronomici più ricchi e ricercati.
“Qui dove il tempo non preme,
dove la velocità e la frenesia sono bandite….
si può mangiare cibo che sa di donne e uomini e terra, di grano , erba e vento…
e bere l’uva con dentro il sole e il suo colore.”
Mario Benozzo