Il Teman Negara: una foresta di 130 milioni di anni (Malesia)

Una volta arrivati a Kampung Kuala Tahan vedrete molti cartelli “casalinghi” che indicano delle guesthouse. Se cercate una connessione wifi andate alla Yellow Guesthouse. Una volta sistemati cercate il ristorante galleggiante Mama Chop, all’estremità settentrionale della riva, che è anche la sede di Han Travel, un’ agenzia che fornisce delle buone guide per le escursioni in foresta. Volendo potete anche già prenotare il trasporto per la vostra prossima destinazione. Ogni sera alle 20 vengono proiettati documentari sul Teman Negara e mentre mangiate potete discutere con Mr.Dino delle varie possibili escursioni, che vanno da uno a dieci giorni. Le più popolari sono, ovviamente, quelle più brevi:
Trekking notturno: di notte ci sono maggiori possibilità di avvistare gli animali, ma non aspettatevi tigri e rinoceronti! Costa 25 Rm.
Il punto di partenza del trekking si raggiunge con un piacevolessimo viaggio in canoa, osservando i pescatori dei villaggi e le mandrie di bufali che si rinfrescano nel fiume. Non mancano gli attimi di tensione mentre si attraversano le rapide, quindi mettete al sicuro cellulare e macchina fotografica perchè probabilmente arriverete fradici.

Preparatevi all’incontro con le sanguisughe che in caso di pioggia vi accompagneranno per tutto il percorso. Non preoccupatevi, sono animali viscidi che succhiano il sangue, ma sono innocui. Portate con voi un po’ di tabacco, utile per fermare il sangue dopo aver staccato la sanguisuga. Per prevenire l’attacco dei leeches (sanguisughe in inglese) spruzzatevi addosso del repellente per insetti.
Marta BlogdiViaggi
Nooo, quando ci siamo stati noi la Canopy walkway era da brividi, è lì che abbiamo festeggiato il compleanno di Chris, con una barretta di cioccolato e un fiammifero, che ricordi. Effettivamente il villaggio degli orang-asli sembra più un'attrazione da turisti anche se noi ci siamo capitati per caso (gli stessi indigeni ci guardarono stupiti in quanto non parte del gruppo di turisti).
Uno dei ricordi più vividi che ho di questa tappa è il canto del rabino all'alba che 'insistentemente' mi dava il buongiorno. :)