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Un giorno mi è arrivato un tweet che mi chiedeva simpaticamente se stavo facendo il mio #PechinoExpress. Panico. Cos’è Pechino Express? In Italia non ho la televisione e in Birmania è già tanto se riesco a leggere la mail.

Mi informo su internet e scopro che è un nuovo reality, che immagino conosciate in molti, dove i partecipanti viaggiano affrontando imprese di vario tipo. Leggendo le notizie sul web vedo che i viaggiatori devono chiedere ospitalità-vitto-alloggio alla gente del posto perchè non possono spendere più di un euro al giorno.

 

Mi domando come i locali possano percepire questi viaggiatori affiancati da telecamere – simbolo di ricchezza – che chiedono loro ospitalità senza ricambiare in qualche modo (mi riferisco alla relazione umana tra le persone, quindi non delle donazioni alle associazioni locali).
Spesso nelle zone rurali la gente non ha soldi e cibo per sfamare tutti e ammetto che leggendo la descrizione del reality la mia impressione non è buona, ma non mi permetto di giudicare non avendolo mai visto. Per questo ho chiesto l’opinione degli amici su Facebook dove si è aperto un dibattito, che ho deciso di condividere sul blog per raccogliere più opinioni e conoscere altri punti di vista.
 

Voi cosa ne pensate?

  1. Tutti parlano di #PechinoExpress. Io sono in viaggio e non l’ho mai visto. Mi dicono che è la gente locale a dover pagare trasporti, vitto e alloggio ai partecipanti strapagati (e affiancati da una telecamera!). E’ vero?!

Comments:

  • 31 Ottobre 2013

    Ciao Valentina, la mia domanda se stavi facendo il tuo Pechino Express si riferiva al fatto che stai facendo un viaggio lungo in posti impegnativi e senza i comfort di strutture alberghiere, ristoranti etc; non intendevo certo paragonarlo al programma tv. I tuoi viaggi hanno uno scopo preciso e si capisce leggendo il tuo blog e seguendoti nei social. Guardo Pechino Express incuriosita da luoghi così distanti anche come cultura e perché si tratta di luoghi di cui parlano spesso persone che mi sono ritrovata a seguire su Twitter fino allo stesso Andrea che ci abita; persone che sono riuscite a trasmettermi fiducia anche verso il prossimo, il diverso da me e con le quali mi sento in sintonia. Non dimentichiamoci che ognuno di noi ha una propria storia. Posso assicurarti che a me queste persone, compresa tu, hanno aperto la mente e non per vedere il bicchiere sempre mezzo pieno ma la consapevolezza può arrivare da ogni parte. Prima non avrei minimamente preso in considerazione l'idea di andare a Bali piuttosto che in Cambogia o in Thailandia; certo è che non sono una viaggiatrice come voi ma una che va in vacanza e cerca di abbinare il comfort alla visita dei luoghi. Non faccio turismo responsabile consapevole ma mi comporto in maniera educata e civile quando vado in giro. Sono scettica sul fatto che i local del programma tv siano disponibili ad ospitare estranei solo grazie alla loro proverbiale gentilezza etc Forse lo fanno perché si sentono rassicurati dal fatto che si tratti di un programma televisivo e quindi di non aver a che fare con persone pericolose. Mi sono chiesta se io lo farei, ecco. Detto questo non sono portata nemmeno a idealizzare i local rispetto alla questione che ponevi sul contrasto ricchezza/povertà. Molti, e si è visto anche nel programma, hanno telefonini e computer; poi magari non hanno da mangiare… Non facciamo l'errore contrario e di cioè continuare a tramandare una visione cristallizzata di questo popolo. Non sono mai stata in quei posti ma sono stata in Venezuela e Perù dove il contrasto miseria/ricchezza impera. Tornando a Pechino Express credo che il presentatore sia il valore aggiunto del programma. I concorrenti sono sicuramente condizionati e di sicuro non hanno partecipato al programma per conoscere la popolazione locale; per loro è un contratto di lavoro così come lo è partecipare alle olimpiadi, fare l'attore, etc Dei concorrenti di quest'anno in tanti ci siamo divertiti con la coppia marchesa/maggiordomo; molti siamo rimasti scioccati dai commenti degli olimpionici ma anche questo contribuisce a conoscere le sfaccettature dell'animo umano. Penso che sia normale per noi rimanere colpiti (uso un termine pacato) difronte alla mancanza d'igiene di quei posti, dalle famiglie di pescatori che abitano nelle case in mezzo al lago e usano la stessa acqua per tutto e abbiamo sorriso della lavatrice a manovella regalata alle famiglie che hanno ospitato i concorrenti in un luogo di cui non ricordo il nome. Tra l'altro pochi giorni dopo tu avevi pubblicato un link su questo tipo di 'lavatrici' di cui io non se sapevo assolutamente l'esistenza :-) Poi certo uno può domandarsi come mai etc ed esternare la sua perplessità in maniera educata ma non per questo devo censurarmi. Insomma, dal punto di vista sociologico anche i concorrenti sono interessanti. È la mia opinione, ovviamente è la mia riflessione continuerà a livello personale perché il cambiamento è sempre possibile ma bisogna fare i conti con le proprie resistenze.

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