
Cosa fare e dove dormire a Kathmandu – Nepal
Dopo il terremoto del 2015 in Nepal c’è stato un calo del 90% degli arrivi turistici, quando poi il turismo stava ricominciando, è arrivata la pandemia.
Scegliere il Nepal in questo periodo significa anche supportare quella gran parte della popolazione che lavora nel settore turistico e che negli ultimi anni è andata avanti con molta difficoltà.
Se il Nepal è tra le prossime mete in programma, come spero, ecco le informazioni utili per visitare la capitale.
QUANDO ANDARE in NEPAL
Meglio evitare il periodo tra giugno e inizio ottobre, è la stagione dei monsoni con molte piogge.
Il periodo ideale è tra ottobre e maggio, quando a Kathmandu le temperature vanno dai 2 ai 13 gradi di notte e tra i 18 e i 28 gradi di giorno. Consiglio di organizzare l’itinerario in Nepal in base al clima.
COSA FARE A KATHMANDU
Cominciate perdendovi nei vicoli di Thamel, il quartiere sviluppatosi con il movimento hippie negli anni ’60, che è oggi la zona dove si concentrano le guesthouse, i locali e piccoli ristoranti dove gustare le tipicità nepalesi, negozi di attrezzatura da trekking, di artigianato locale e le agenzie di viaggio che organizzano trekking in tutto il Nepal.
Con una breve passeggiata da Thamel potete raggiungere Il Giardino dei Sogni, un grazioso angolo di tranquillità e pace nel caos di Kathmandu.
Creato nei primi anni del ‘900 come giardino privato del feldmaresciallo Kaiser Sumsher Rana, è stato abbandonato per decenni e recuperato solo recentemente.
Originariamente era composto da 6 padiglioni (ora ce ne sono solo 3), ciascuno dedicato ad una delle sei stagioni del Nepal: Basanta (primavera), Grishma (estate), Barsha (stagione dei monsoni), Sharad (autunno), Hemanta (tardo autunno) e Shishir (inverno).
Padiglioni, fontane, giardini, alberi e rampicanti, stagni e una miriade di scoiattoli rendono questo posto il luogo ideale per un pic-nic, per leggere e rilassarsi.


DINTORNI DI KATHMANDU




Tra i miei luoghi preferiti spicca Pashupatinath, sarà che mi ha ricordato la mia “seconda casa”, Varanasi, conosciuta in tutto il mondo come “la città sacra dove bruciano i morti sulle pire”, ma ovunque in India o in Nepal i corpi degli indù sono cremati vicino a un fiume, come da tradizione induista. Pashupatinah è il più importante tempio indù del Nepal, che sorge lungo le sponde del fiume Bagmati. Non è permesso ai turisti entrare nel tempio principale, ma è possibile assistere ai rituali funebri sul fiume. Non mancano i colorati sadhu che in cambio di una foto chiedono qualche rupia, bancarelle di incensi, polveri, oggetti e immagini sacre. A differenza da Varanasi qui non è vietato fare fotografie, ma si tratta sempre di funerali, quindi siate rispettosi, magari utilizzando uno zoom da lontano, senza essere invadenti.
Concludo con un consiglio da amante del benessere. Il Nepal è terra di cammini e Kathmandu è spesso la meta finale dopo un lungo trekking, io mi sono regalata qualche ora di massaggi e sauna al Mandala Yoga Studio a Thamel, un centro che offre lezioni di yoga, massaggi, sauna e bagno turco che mi ha rigenerato e scaldato dal freddo di Kathmandu. Lo consiglio vivamente!
Ah… assaggiate la Tongba, la birra calda di miglio tibetana, allo Yak restaurant!
DOVE DORMIRE A KATHMANDU
Le guesthouse si concentrano nella zona di Thamel, dove ci sono molte strutture di diversa categoria, dall’ostello da 3€ all’hotel da 150€ a notte.
Io sono stata all’albergo SilverHome, dove per 8€ ho avuto una camera singola con balcone, wifi, bagno e acqua calda.
Lo staff è particolarmente accogliente e disponibile, quindi lo consiglio vivamente. Tra l’altro dall’albergo si possono prenotare anche vari tour con guide locali.
Altri viaggiatori mi hanno consigliato anche la Shree Tibet Family GuestHouse e il Pariwar b&b.
Queste tre strutture, oltre che alle camere private, hanno anche dormitori per i viaggiatori low-cost, non tanto diffusi a Kathmandu.
dueingiro.blogspot.it
Cavolo! Distrutto completamente il templio di Bodhnath, averli visitati in buono stato e sapere che ora molti templi non ci sono più, è proprio una grande tristezza.
Valentina M.
Eh sì.. viene un nodo alla gola a visitare il centro storico, ma hanno già ricominciato a ricostruire i templi più importanti.