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Filatura della lana con arcolaio

Ho partecipato a un corso di filatura della lana a Terra Tashi, ad Albareto, sulle magnifiche colline di Parma. Anna, di origine canadese, vive coi suoi due asini e un ariete in una casetta che sembra quella di Hansel e Gretel e insegna con passione e dedizione l’arte della filatura della lana, uno dei materiali più antichi ed importanti della storia dell’umanità. Filare rilassa, stimola la concentrazione e la conversazione: è stato un weekend di apprendimento, di convivialità, di belle persone e chiacchiere interessanti. Ho scoperto tante cose nuove e le condivido con piacere, perché è un’esperienza che consiglio a tutti gli amanti della cultura rurale e degli antichi mestieri.

LE FASI DELLA FILATURA

TOSATURA: una pratica antichissima, che precede la transumanza, per preparare le pecore al caldo estivo e per ricavare lana per tessuti o imbottiture. Le pratiche contadine, dettate dal cambio delle stagioni, hanno sempre rappresentato un momento di incontro e di scambio e ancora oggi la tosatura delle pecore è un evento festoso.

Curiosità –> avete presente le creme idratanti per la pelle a base di lanolina? Sapete cos’è? Durante la tosatura con le forbici le mani si ungono di lanolina, una secrezione cerosa prodotta dalla pecora, che si accumula sul vello e che ha una funzione protettiva ed emolliente e mantiene il vello soffice e protetto dalle intemperie.

LAVAGGIO: dopo la tosatura la lana viene messa in acqua tiepida in dei tinelli con un po’ di aceto e lisciva, viene lavata (senza strofinare troppo) cambiando l’acqua fino a quando questa non è limpida. Se la lana è molto sporca e unta meglio lasciarla in ammollo per una notte.

Lavaggio della lana
Il lavaggio della lana

ASCIUGATURA: c’è chi l’asciuga all’ombra su delle coperte, Anna preferisce il vento, ma sempre all’ombra.

CARDATURA: dopo il lavaggio la lana asciutta è compatta e bisogna districarla, liberarla da nodi e dalle impurità fino a renderla una “nuvola”. Noi l’abbiamo fatto a mano, ma ci sono strumenti come i cardacci, simili a delle spazzole per cani, la cardatrice o lo scardasso.

Cardatura della lana a mano prima e dopo

Curiosità –> la parola “cardatura” deriva da “cardo” perchè una volta
si usavano proprio i cardi!

Cardi

FILATURA: la filatura col fuso consiste nel torcere la lana formando un filo. L’uso del fuso tradizionale – composto da un bastoncino con infilato un tondino – risale al neolitico, ma ancora oggi è usato nei villaggi rurali in Sud America, in Asia e in Europa. Il primo filatoio a pedale risale al 1280, ma è verso la metà del 1700, con la rivoluzione industriale, che cominciò la meccanizzazione della filatura.

filatura della lana col fuso

Dopo qualche ora di filatura il risultato sarà un bel gomitolo di lana :)

Gomitolo di lana filata

Il passo successivo dopo aver imparato a filare sarà la tessitura, prima o poi imparerò anche quello!

Se volete partecipare a un corso di filatura Anna sarà felicissima di passarvi il suo sapere. Se avete un agriturismo, un’associazione o altro, e volete organizzare un corso presso la vostra struttura Anna è disponibile!
Trovate informazioni sul sito di Terra Tashi o chiamate Anna al 39 377 499-8817.

 

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