
I blogger e la paranoia di condividere i propri post nei gruppi
Questo è un post rivolto ai blogger, per avere un confronto, pareri e opinioni.
Ultimamente ho notato un po’ di timore nel pubblicare i propri post nei gruppi. Visto che anche io soffro di ansia da condivisione nei gruppi, vedendo altre persone con sintomi simili mi faccio coraggio e scrivo questo post :)
Non ho una mia chiara opinione a riguardo perché ogni caso – in base al tipo di post e al gruppo – è diverso, ma vorrei condividere le mie perplessità e conoscere il punto di vista di altri blogger.
Qualche mese fa ho rilevato un gruppo che era stato abbandonato che tratta un argomento a me caro, il turismo responsabile e sostenibile. Non avevo mai gestito un gruppo, non l’avevo creato io, ma mi dispiaceva vederlo abbandonato e ho chiesto all’amministratore di aiutarlo nella gestione. Lui ha optato per lasciarmelo completamente visto che non se ne occupava più. Ora… vorrei lasciare massima libertà di condivisione, l’unica cosa richiesta è che i post siano a tema. Bé.. pare che sia un requisito difficile da rispettare, quindi capisco la difficoltà degli amministratori! Mi sono sentita un po’ hitleriana nel rimuovere alcuni post (pochi), ma non c’entravano con l’argomento del gruppo. Ho notato anche il comportamento opposto: blogger timidi nel condividere i propri post. I pochi post condivisi iniziavano con “non so se posso pubblicare”, “mi sento di invadere lo spazio condiviso del gruppo” ecc ecc… I post in questione erano perfettamente a tema, quindi molto benvenuti nel gruppo. Non abbiamo aperto un blog per comunicare e condividere informazioni? I gruppi tematici esistono proprio per condividere informazioni e opinioni su un determinato topic, e se un proprio scritto riguarda il tema del gruppo BISOGNA condividerlo, credo io (ovviamente se è permesso dal regolamento).
Anche io a volte indugio prima di condividere un mio post nei gruppi, anche dopo avere letto attentamente il regolamento, che conferma che potrei pubblicare.
PERCHE’ L’ANSIA DA CONDIVISIONE?
Credo che questo disagio sia dovuto all’eccessivo spam e al timore di essere giudicati per qualcuno che pubblica solo per farsi pubblicità, visto che sono in molti a farlo in modo invasivo e scorretto. Questa è una cosa che accade regolarmente: gente che pubblica a caso, senza leggere il regolamento, senza personalizzare il post con un’introduzione.
Ormai è sempre più diffusa l’idea che un blogger condivida un proprio post solo per avere fama e visitatori, ma prenderei anche in considerazione che molti blogger scrivono e condividono i propri articoli perché li ritengono veramente interessanti, originali e soprattutto utili. Il loro primo pensiero è quindi: “voglio che più gente possibile legga e condivida il mio post perché è utile, dà informazioni importanti che servono ad uno scopo, che va al di là delle visite e delle visualizzazioni”. E non “voglio che questo post sia letto da più gente possibile per avere più visite”–> cosa che non giudico assolutamente se le condivisioni sono coerenti al tema e fatte con criterio e rispetto, ma mi preme fare questa distinzione in questo mio ragionamento, forse contorto!
SINTOMI DA ANSIA DI CONDIVISIONE, UN ESEMPIO:
In questo stesso post non metterò il link al gruppo facebook che curo, perché non voglio che la gente pensi che stia scrivendo questo post per fare pubblicità al gruppo. Mi chiedo comunque se sia giusto non metterlo, perché potrebbe essere utile. Un ragionamento SANO dovrebbe essere: “lo metto così se qualcuno è interessato si iscrive”, non “non lo metto altrimenti pensano che stia scrivendo questo post per fare pubblicità al gruppo”.
Stessa cosa su twitter: ultimamente mi sento a disagio a taggare/citare persone che potrebbero essere interessate a un mio articolo, sempre per il timore che il primo pensiero sia “Ecco, questa vuole un re-tweet”. No. Il messaggio è: “credo che questo post possa interessarti (sul serio, non ti ho taggato a caso!), se vuoi leggilo e solo se lo ritieni interessante condividilo”.
All’inizio non mi ponevo questi problemi, forse sono io che sono imparanoiata dopo qualche esperienza passata?
LE ESPERIENZE PASSATE:
Una volta ho pubblicato un mio post su un gruppo che riguardava i viaggiatori solitari (se ben ricordo, è successo molto tempo fa), nel post raccontavo una mia esperienza di viaggio, non era vietato nel regolamento. Il post è stato rimosso perché al suo interno era citato l’organizzatore del trekking e l’amministratore del gruppo ha pensato che fosse un post con link a pagamento. Non lo era. Ho semplicemente inserito il link perché se un altro viaggiatore avesse voluto fare la stessa esperienza sapeva a chi poteva rivolgersi.
Un’ altra volta ho postato delle informazioni (i contatti utili per i turisti che volevano segnalare animali malati o feriti, che necessitano di interventi urgenti, a Varanasi) su un gruppo riservato ai travel blogger, chiedendo la cortesia, a chi avesse voluto, di condividere questi contatti nei propri post su quella destinazione, non necessariamente linkando al mio post, ma anche con un copia-incolla. Ho letto attentamente il regolamento prima di pubblicare e NON ho pubblicato il mio articolo, neanche tra i commenti, ho solo scritto qualcosa per spiegare e introdurre. Il mio post è stato comunque argomento di discussione (per gli amministratori più che altro) e il regolamento è stato cambiato subito dopo, trasformandolo in un gruppo che condivideva esclusivamente informazioni “tecniche” sul blog. Eppure qualche giorno prima qualcuno aveva pubblicato semplici richieste su corsi di cucina in viaggio: quello non era un post “tecnico”, ma non ha creato problemi e il regolamento non è stato cambiato. Anche io avevo commentato con qualche consiglio e mi sembrava un buono scambio di informazioni tra travel-blogger! Poi però quando ho pubblicato io dei contatti utili per i turisti che hanno a cuore gli animali… il regolamento viene cambiato? Perché? Non ho messo nessuna foto di animale maltrattato o ferito gravemente, non ho pubblicato un mio post. Il mio obiettivo era fornire delle informazioni importanti che potevano essere aggiunte agli articoli dei travel-blogger interessati. I travel blogger comunicano con i viaggiatori e a Varanasi non c’è un semplice problema di randagismo, il problema è molto più grave. Le stesse informazioni sono state inviate alla Lonely Planet che le ha ritenute “preziose” e saranno pubblicate sulla prossima uscita della guida dell’India del Nord. Per diffondere questi contatti utili a chi rivolgermi se non alle guide e ai travel-blogger, che comunicano coi turisti? Scrivo questo non per puntare il dito o giudicare qualcuno, è che veramente non ho ancora capito perchè il post è stato motivo di perplessità (il post non è stato cancellato), anche se rispettava il regolamento (che è stato cambiato subito dopo). Se ho sbagliato.. cosa ho sbagliato e perchè?
Riassumendo.. vedo che i comportamenti vanno da quello che spamma come un matto, a quello che ha timore di condividere i propri post. Io faccio parte di quest’ultima categoria, ma è giusto?
Io ho intenzione di cambiare, ho aperto il blog per comunicare e condividere, non diventerò una spammatrice seriale, sono sempre attenta a cosa pubblico e dove, ma non voglio neanche soffrire di ansia da condivisione. Dietro a un post condiviso non c’è sempre voglia di fama o sete di like, a volte – molto semplicemente – c’è la voglia di condividere.
Mi piacerebbe sapere il parere di altri blogger.
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Martina
Ciao Vale, difficile scrivere qualcosa che tu non abbia già detto e nella maniera perfetta, ma ci proverò comunque cercando di dare anche io un piccolo contributo.
Ho vissuto come te la cosa dal doppio punto di vista: quello del blogger e quello dell’amministratore di un gruppo fb.
Da una parte il ruolo dell’amministratore è veramente difficile: ogni giorno alcuni blogger spammano nei gruppi senza alcun ritegno e senza alcun altro fine che il puro e mero like: per gli amministratori diventa difficile capire quali post siano interessanti e scritti con criterio e quali siano buttati li a caso solo nella speranza di prendere una visita in più e allora che si fa? Si cancellano tutti!
Dall’altra parte il blogger che invece lo fa non solo per la visita in se, ma per il dibattito o perché ha qualcosa da dire, si sente un pochino frustrato di vedere il proprio post cancellato senza alcuna motivazione apparente (oppure ignorato, chiaramente parlo di gruppi in cui il regolamento dice che i post sono ammessi) e comincia allora a provare come hai detto tu, una sorta di timidezza nel pubblicare.
Allora visto che entrambi questi due personaggi hanno delle motivazioni per un determinato comportamento, io ho provato a guardarla da un’altra prospettiva e cioè dalla parte di chi i post li legge. Personalmente se un post e’ attinente al gruppo a cui sono iscritta a me fa piacere leggere, commentare e dire la mia, lo trovo accrescitivo. In questo modo ho conosciuto tantissimi piccoli blogger che così facendo hanno quel minimo di visibilità che ancora google gli nega e ho trovato spunti interessanti per una riflessione e anche ispirazioni per i miei viaggi. Quindi se fatto con moderazione e soprattutto intelligenza, io sono per il si alla condivisione dei propri post.
D’altra parte alcuni blogger spammosi ancora credo che non si siano resi conto di una cosa, ma che lo faranno presto: la condivisione “ad cazzum” (scusa il termine ma rende l’idea) non serve assolutamente a nulla. La maggior parte delle persone mette like senza neanche aprirlo il post, o chi lo fa lo legge magari distrattamente e poi se ne dimentica. Ma se invece la condivisione e’ fatta in maniera educata e intelligente e il post e’ attinente al gruppo e quindi rispecchia gli interessi di chi vi e’ iscritto, allora otterrà non solo like, ma anche molte visite e soprattutto fidelizzera’ il lettore che continuerà nella migliore delle ipotesi a seguirlo.
Io la timidezza in questo senso sto cercando di farmela passare, perché spero di poter dare anche solo un piccolo contributo interessante a qualcuno :)
Per quanto riguarda il fatto che alcuni post vengono cancellati e altri no, come e’ successo a te non bisogna dimenticare che spesso anche nei gruppi Facebook si va a conoscenze ed amicizie :)
PS: il post collaborativo sta avendo un bel successo, sono davvero contenta, grazie ancora per il tuo contributo!!!
Valentina M.
Grazie Martina per avere condiviso la tua opinione!!
E’ proprio la condivisione “ad cazzum” che crea la rigidità degli amministratori e la timidezza dei blogger nel pubblicare… e poi, come dici tu giustamente, è anche controproducente!