
Attrezzatura e tenda per escursioni in natura di più giorni
La Natura è molto più potente di noi umani: se vogliamo camminare con Lei dobbiamo essere preparati: pronti per la pioggia, il freddo e la grandine, il fango, gli insetti, il sole cocente e per ogni movenza di Signora Madre Terra.
Come una cara amica può coccolarti, la Natura può anche arrabbiarsi o incupirsi.
Che fare quindi nei momenti di difficoltà?
Abbracciarla, seguirla, accettarla, camminare con lei. La Natura è una maestra di vita, ascoltiamola.
Se partiamo per un trekking in natura con una buona attrezzatura riusciremo a goderci il viaggio, qualsiasi cosa accada.
Attenzione però… non basta il giusto equipaggiamento, in realtà è il nostro stato d’animo che fa la differenza.
Grazie a un buon sacco a pelo non avremo freddo in una notte di pioggia, ma è grazie alla nostra mente che godremo dell’odore dell’erba bagnata e della musica delle gocce sulla nostra tenda.
Quindi buon equipaggiamento, forza di volontà e rispetto per Madre Natura sono le cose indispensabili da mettere nello zaino.
Per l’attrezzatura tecnica, come scarpe, sacco a pelo e tenda, Sconsiglio di puntare al risparmio, perché si rischiano dolori. Se si parla di escursionismo meglio scegliere prodotti di qualità. Io di solito acquisto online (a parte le scarpe che vanno provate), mi studio caratteristiche e recensioni.
Ecco la mia lista di oggetti e suggerimenti utili per scegliere l’attrezzatura giusta per le escursioni in natura, per non farsi cogliere impreparati durante le escursioni di più giorni in natura.
TENDA
PESO E INGOMBRO
DIMENSIONI
AERAZIONE
IMPERMEABILITA’
AMACA-TENDA

LO ZAINO
A seconda del tipo di viaggio ci vorrà uno zaino più o meno grande e di diversa forma.
La dimensione – o meglio, la capacità – di un uno zaino si misura in litri: gli zaini per escursioni giornaliere non dovrebbe superare i 30 litri.
Per le uscite di più giorni pernottando in rifugi, 40-50 litri dovrebbero bastare.
Se invece si dorme in tenda bisogna considerare peso e ingombro di tenda, sacco a pelo, materassino, fornelletto e cibo, quindi sui 60-70 litri.
Oltre la dimensione considera anche la quantità di tasche e lacci a cui poter attaccare oggetti (come pentole o materassino) e se c’è il telo impermeabile incorporato (se non c’è si trova in vendita separatamente, ma si perde anche più facilmente).
Chi fa arrampicata o percorsi in mezzo a una folta vegetazione dovrà invece optare per uno zaino con meno tasche e allacci, più compatto e affusolato, per mantenere l’equilibrio ed evitare di impigliarsi in rami, arbusti o rocce.
Assicuratevi che lo schienale permetta all’aria di passare e se sei di statura più alta o più bassa rispetto alla media scegli uno zaino di qualità, che permette di cambiare l’altezza dello schienale.
E’ importante che lo zaino sia dotato del fascione che si allaccia in vita e ancora meglio se ha anche la fascia ad altezza petto.
Molti camminatori inesperti non sanno quanto queste fasce riducono il peso sulle spalle e lo distribuiscono sulle anche, diminuendo considerevolmente la fatica.
Per approfondire la questione zaino nel dettaglio ho scritto:
Quale zaino scegliere per un’escursione giornaliera
Quale zaino scegliere per un lungo viaggio itinerante
La Natura ci da tutto, ma proprio tutto quello di cui abbiamo bisogno. Guarda un indigeno mentawai mentre si costruisce da solo il suo zaino con le piante che trova in foresta. (dal mio viaggio in Indonesia del 2014)
SCARPE
Sono la prima cosa a cui pensare.
Io spesso faccio trekking scalza, se fauna e flora lo permettono, perché cammino meglio e mi sento in stretto contatto con la natura, ma sono un caso clinico da non imitare se non avete già esperienza.
Ormai ho una suola naturale e ho un’insensibilità al dolore pari a quella di un fachiro. Insomma non imitatemi perché rischiate di farvi male.
Scegliete anzi le scarpe giuste, che non è detto che siano quelle più belle, e soprattutto non puntate al risparmio. L’attrezzatura da escursionismo è a tutti gli effetti un investimento.
La scarpa va provata, quindi sconsiglio di comprarla online, a meno che in passato non abbiate già provato quel modello.
Scegliete quella che sia adatta di più alla tipologia di trekking che volete fare.
In inverno, per climi umidi e freddi, o per percorsi impervi, optate per una scarpa pesante con una buona fasciatura per le caviglie e un buon isolamento termico.
In estate meglio invece una scarpa più leggera e traspirante o i sandali da montagna, comodi e versatili, si possono immergere nell’acqua, quindi se piove non si pone il problema di avere scarpe bagnate e via libera al wet-trekking in torrenti e fiumi.
CALZE
SACCO A PELO

Comfort: temperatura che permette un buon riposo, senza patire né freddo né caldo.
Limit: temperatura limite fino a cui è garantito un buon confort.
Extreme: si esce dalla zona di comfort e si soffrirà il freddo